2022 – l’edizione del ritorno post Covid
Dopo due anni di assenza forzata a causa dell’emergenza Covid-19, finalmente Orvieto riabbraccia la sua amata Staffetta. E lo fa con un’edizione memorabile, avvincente come ne sono capitate di rado, con molti avvicendamenti in testa alla corsa e un risultato incerto fin quasi all’ultima frazione.
Serata splendida, accompagnata da una degna cornice di pubblico, sempre più coinvolto e affezionato.
L’edizione n.55 della Staffetta offre un’importante novità: i frazionisti saranno sempre dieci, come da formula ormai consolidata, ma l’ottavo giro sarà suddiviso in due semifrazioni con passaggio del testimone da effettuarsi al Teatro Mancinelli. Una decisione voluta dagli Anterioni per ovviare alla difficoltà di reperire 10 frazionisti competitivi sulla distanza lunga (ricordiamo che il “Giro della Morte” misura circa 950 metri): l’escamotage della semifrazione consente di coinvolgere frazionisti più avvezzi alle brevi distanze, allargando così la cerchia degli orvietani “papabili” a disposizione degli Anterioni. Diciamo subito che la novità non è dispiaciuta affatto, avendo introdotto un elemento di discontinuità rispetto al passato e contribuendo a rendere ancor più incerto l’esito finale. L’unica pecca è che ovviamente i tempi totali non sono confrontabili con quelli delle edizioni fin qui disputate.
Altra novità introdotta in questa edizione è lo spostamento della frazione femminile, tradizionalmente posta al 4. cambio, e quest’anno inserita alla 6. frazione. Ai master (over 40) è confermato invece il compito di “aprire le danze”.
In via del tutto eccezionale viene concesso al Serancia di schierare un non residente dal nome illustre: Federico Mogetti, uno dei più promettenti giovani mezzofondisti dell’Umbria nonché figlio di Natale, già detentore del record sul giro per atleti residenti: un’operazione “amarcord” che consente al Serancia, tradizionale “Cenerentola” delle ultime edizioni, di disputare finalmente una Staffetta da protagonista.
Al via scatta in testa l’Olmo, grazie all’ottima prova di Alessandro Costanzo, vincitore della frazione riservata agli over 40. I biancoverdi mantengono la testa della corsa fino alla 5. frazione, quando il Serancia, citando lo speaker Carlo Moscatelli “cala il suo asso”, Federico Mogetti, che supera il frazionista dell’Olmo già in via Soliana e si invola per stabilire il tempo di 2.23.70 che migliora di pochi decimi il record stabilito dal padre nel lontano 1988. Ricordiamo che il miglior tempo assoluto sul “Giro della Morte” è stato stabilito da Giuliano Baccani e Stefano Sinatti, con un tempo attribuito ad entrambi sui 2’23” netti, nell’era “open” della Staffetta dei Quartieri, che autorizzava fino a tre atleti non residenti.
Grazie ad una partenza fulminante di Lorenzo Frizzi, anche il Corsica si riporta nei piani alti, e al Teatro passa al secondo posto dietro l’inarrivabile Mogetti. Sarà però un fuoco di paglia perchè già in vista del cambio l’Olmo si riporta in seconda posizione grazie ad un più regolare di Nicola Gnagnarini, fratello di Anna, protagonista femminile delle più recenti edizioni, assente quest’anno per un infortunio. Sarà infatti Martina Ciriciofolo a ricevere il testimone per l’Olmo in piazza Duomo, e sarà lei -con il tempo di 3’13” la primatista nella frazione femminile di quest’anno.
Il 2’35” di Nicolo Fratini in 7. frazione riporta l’Olmo al comando davanti a Serancia, che resiste al secondo posto, e al Corsica. Più staccato lo Stella, fanalino di coda. Si giunge così alla novità di questa edizione: il giro frazionato con cambio al Teatro Mancinelli. Purtroppo non abbiamo i tempi parziali al passaggio del testimone. Nel complesso, la coppia dell’Olmo Calderini-Biagioli risulta la migliore, con il tempo di 2’19”, inferiore al record assoluto sul percorso, il che dà la misura dello sforzo richiesto agli atleti nel compiere il giro in solitario.
Siamo così giunti all’ultimo frazionista: per l’Olmo, Leonardo Giammorcaro vola sul percorso con un 2’34” più che sufficiente a regalare la vittoria ai biancoverdi, mentre un superlativo Alessio Buraccioni (2’29”) consente al Corsica di chiudere al secondo posto al termine di una prova complessivamente al di sotto delle aspettative, dopo aver conquistato la vittoria nelle ultime due ediziioni. Terzo il Serancia, “grazie al boost” gentilmente concesso dai quartieri rivali, e quarto lo Stella. Va così in archivio una delle edizioni più serrate e combattute degli ultimi anni. L’Olmo torna alla vittoria con una squadra profondamente rinnovata, dopo una parentesi di due sole edizioni.
Il tempo complessivo del quartiere vittorioso, 24 minuti 41 secondi e 73 centesimi, non è confrontabile con altri score fin qui collezionati